Endodonzia - Trattamento Endodontico
L’endodonzia è un settore dentistico che, in maniera specifica, si occupa dell’endodonto. Scopriamo insieme cos’è l’endodonto e quali sono i trattamenti endodontici, volti ai risultati di questo trattamento.
Che cos’è l’endodonto?
L’endodonto è la cavità interna del dente, che contiene la polpa dentale. È infatti costituito dalla camera pulpare e dal tessuto connettivale (ricco di vasi sanguigni e nervi). Esso si estende per tutta la radice con il canale radicolare e rappresenta la parte più sensibile e delicata dei denti.
Qual è il fine dei trattamenti endodontici?
Il fine dei trattamenti endodontici è quello di sanare possibili lesioni in questa zona degli elementi dentali. Queste lesioni possono derivare da fattori diversi: possono essere di carattere traumatico, ma anche di tipo patologico. L’endodonzia ricorre perciò in aiuto dei pazienti quando la polpa è infiammata o infetta, e ha bisogno di cure immediate e di terapie riabilitative.
In cosa consiste il trattamento endodontico?
Il trattamento endodontico è anche noto come devitalizzazione. Consiste sostanzialmente nell’escissione della polpa dal dente, quindi nella rimozione della parte vitale. Ciò permette di rimuovere l’infezione, e anche di liberare il paziente dal dolore.
I risultati del trattamento
Il trattamento permette di eliminare le infezioni dal dente, il quale verrà poi ricoperto con una capsula dentale (per renderlo più solido e resistente).
Fasi del trattamento
- Anestesia locale
- Rimozione dei tessuti dentali risultati infetti
- Isolamento del dente interessato all’operazione
- Apertura della camera pulpare
- Asportazione della polpa
- Pulizia dell'endodonto
- Otturazione
- Controllo radiografico
- Applicazione della corona dentale protettiva
La durata del trattamento
La durata del trattamento è variabile: di norma, però, varia dai 30 ai 60 minuti.
Quando va devitalizzato un dente?
La devitalizzazione dentale deve essere eseguita in caso di:
- Dente che presenta una carie estesa fino alla polpa dentale
- Granuloma, quindi condizione per la quale l’infezione ha raggiunto anche l’apice radicale del dente o i tessuti limitrofi
- Dente soggetto ad una eccessiva ipersensibilità
Quali sono le principali tecniche endodontiche?
- La terapia ortograda: prevede un’escissione della polpa passando attraverso i canali radicolari. Il dentista si occupa quindi di creare un passaggio attraverso il dente e, da qui, asporterà i tessuti danneggiati. Una volta rimossi questi tessuti compromessi, l’odontoiatra procederà con un controllo radiografico di routine, importante per capire se l’elemento è effettivamente passato dall’essere vitale all’essere non vitale.
- L’endodonzia chirurgica: prevede invece un’estrazione mediante il sollevamento di un lembo mucoperiosteo, situato sul fornice vestibolare. Con questa operazione si cambia perciò il punto d’accesso e la via mediante la quale avverrà l’escissione della polpa infetta.
Entrambi questi tipi di operazione vengono sempre eseguiti da dentisti esperti in materia chirurgica e sempre comunque con il paziente sotto anestesia locale.
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